<Tre militari italiani in Afghanistan sono morti in seguito ad un incidente stradale avvenuto nei pressi della localita' Shindand. C'é anche un ferito, ricoverato nell'ospedale militare da campo di Shindand per ipotermia.
Uno dei tre militari è messinese: si chiama Francesco Currò, di 33 anni, e abitava con la madre nel villaggio Cumia nella città dello Stretto. Il militare ha un fratello gemello che abita a Bergamo.
I fatti, riferiscono al comando del contingente italiano, si sono verificati questa mattina a circa 20 Km a sud-ovest di Shindand, dove un Lince è rimasto coinvolto in un incidente. Il mezzo appartenente alla Task Force Center con base a Shindand, era impegnato in un'attività "tesa a recuperare una unità bloccata dalle condizioni meteo particolarmente avverse, quando nell'attraversare un corso d'acqua, si è ribaltato intrappolando, al suo interno, tre dei militari dell'equipaggio che sono successivamente deceduti".>
Con la morte in un incidente stradale dei tre militari del 66/o Reggimento 'Friuli' di Forlì, SALGONO A 49 IL NUMERO DI VITTIME ITALIANA DALL'INIZIO DELLA MISSIONE Isaf in Afghanistan, nel 2004. Di questi, la maggioranza è rimasta vittima di attentati e scontri a fuoco, altri invece sono morti in incidenti, alcuni per malore ed uno si è suicidato.
DIECI ANNI DI INUTILE GUERRA IN AFGHANISTAN
ORA BASTA!
Dopo l’11 settembre, gli USA e i loro alleati iniziano l’occupazione dell’Afghanistan con
pesanti bombardamenti per:
• “sconfiggere il terrorismo”
• abbattere il regime dei talebani responsabili di aver sostenuto Bin Laden
• riportare la democrazia
• liberare le donne
• ricostruire un paese già devastato da decenni di guerra
Dopo 10 anni:
• la guerra ha stroncato circa 43.000 vite umane;
• i “signori della guerra” occupano governo e parlamento afghani; il governo Karzai
ha varato una legge che garantisce l’amnistia per tutti i crimini di guerra commessi
in Afghanistan negli ultimi vent’anni;
• i Talebani, cacciati dal paese nel dicembre 2001, sono tornati ad avere sempre più
influenza e potere in molte province;
• le condizioni delle donne afghane non hanno registrato alcun tangibile
cambiamento; anzi, in alcune parti del paese la vita è peggiorata: il tasso di
rapimenti, stupri, vendita di ragazze, matrimoni forzati, aggressioni con l’acido,
prostituzione, suicidi (donne di età compresa fra i 18 e i 35 anni si danno fuoco
per liberarsi della loro miseria) è salito a un livello senza precedenti;
• una grave povertà colpisce oltre l’80% della popolazione afgana: mancano case,
scuole, ospedali e lavoro; la produzione di oppio è arrivata a circa il 96% del totale
mondiale.
In 10 anni di intervento militare i soli USA hanno speso più di 487 miliardi di dollari.
In Italia il governo spende ben 27 miliardi di euro l'anno per questa guerra che neanche ci appartiene.
Gioventù Italiana Bari chiede il ritiro delle truppe dall'Afghanistan ancora una volta.
BASTA SANGUE ITALIANO PER GUERRE ALTRUI
Gaetano Capriati
(Coordinatore provinciale)